I se e i ma lasciano sempre il tempo che trovano. Ma riflettere è lecito. Perché l’andamento dei fatti richiederebbe un legittimo confronto con il codice di giustizia sportiva.
Gli strumenti tecnici non sono stati interpellati e ancor più grave, chi ha seguito la diretta non ne ha sollecitato l’uso.
Cosa sarebbe successo nessuno può saperlo. Sicuramente uno svolgimento diverso. Errare è sempre umano, ma la tecnologia non può essere solo un’opzione. Così come la correttezza.
Evidente la volontà di umiliare la nostra Atalanta. Irrispettosa l’aquila pronta a sbattere le ali prima del fischio finale. Ingiustificate le offese ai giocatori nerazzurri durante le premiazioni. Bruttissima l’indifferenza degli adulti laziali nei confronti dei tantissimi bambini bergamaschi in lacrime, anche nella blasonata Tribuna d’Onore.
Il campo neutro? L’Olimpico non è stato neutrale.
Da Bergamo, invece, 21 mila persone, protagonisti positivi, tifosi esemplari. Sorprendenti durante il match. Emozionanti nel finale, a sogni già infranti. Con un lungo e orgoglioso silenzio per ringraziare i giocatori di un’impresa comunque storica.
La Lazio ha vinto la Coppa, l’Atalanta tutto il resto.
E noi di Pernice Comunicazione siamo sempre più orgogliosi di far parte del team.