Una giornata al Monastero di Astino per parlare del linguaggio universale dello sport
Lo sport come passione, come emozione, come competenza espressa da ospiti straordinari, tra i più qualificati rappresentanti degli ambiti atletico, tecnico e manageriale. Ma non solo: lo sport come percorso tra alti e bassi, come la vita. La capacità di rialzarsi dopo un infortunio, una sconfitta, o la forza di esultare dopo una vittoria rendono qualsiasi disciplina estremamente romantica.
“KIND. Il linguaggio universale dello sport” nasce così: con il desiderio di generare qualcosa di bello, come solo lo sport sa fare. Con la convinzione che comunicare di sport significhi parlare di vita e comunità. E con la forza di una rete che ha scelto di incontrarsi per condividere nuove idee e obiettivi, attraverso la prima edizione dell’Early Bird Forum, all’interno dell’affascinante Monastero di Astino a Bergamo.


Con questo spirito si sono riuniti nella giornata del 19 maggio sportivi, istituzioni, imprenditori e comunicatori per mettere al centro una conversazione che guarda a un futuro neanche troppo lontano. Dove? Ovviamente verso i giochi olimpici e paralimpici di Milano-Cortina 2026, ma anche verso tutto ciò che rende lo sport una lingua capace di unire generazioni, territori e valori per tradurli in emozioni. La ricca agenda dell’evento ha conferito a Bergamo il ruolo di cuore pulsante di un dibattito che ha approfondito i temi di allenamento, leadership e sicurezza. Tra gli ospiti di Andrea Pernice sono intervenuti la sindaca di Bergamo Elena Carnevali, che ha sottolineato come lo sport sia al tempo stesso agonismo e inclusività, e Giorgio Gori, deputato del Parlamento Europeo che ha confermato l’impegno dell’UE nell’investire sempre di più sullo sport come valore di unione.


I panel hanno affrontato le tematiche più tecniche e specifiche, impreziosite dalle testimonianze di protagonisti come la campionessa mondiale di snowboard Michela Moioli, gli sciatori Nicol Delago e Mattia Casse e di imprenditori come Cristina Radici, Presidente del consorzio Monte Pora, e Luca Percassi, AD di Atalanta. In particolare, proprio la straordinaria parabola dei nerazzurri è l’esempio virtuoso di come sia possibile costruire un progetto senza snaturare i propri obiettivi. L’occasione è nata spontanea per parlare di giovani, cresciuti nel vivaio sin da piccoli e diventati protagonisti nella storica vittoria della UEFA Europa League e che rafforzano una dicotomia virtuosa tra sport e giovani.


Early Bird Forum non è stato solo il teatro di una serie di autorevoli interventi, ma anche un vero punto di incontro per costruire nuove alleanze e progetti con un approccio multidisciplinare che pongono al centro lo sport.
E lasciatecelo dire, il successo della prima edizione ci ha portato tanto entusiasmo da essere già all’opera per il secondo appuntamento. L’intenzione, infatti, è di rendere l’Early Bird Forum un appuntamento annuale, per un ecosistema permanente in cui imprese e istituzioni possano continuare a dialogare su nuovi temi. Un’ulteriore opportunità per Bergamo di consolidare il proprio ruolo di laboratorio d’eccellenza non solo per lo sport italiano.