Make Instagram Instagram Again: questa la frase nero su bianco che ha sommerso le stories di tantissimi profili negli ultimi giorni. Lo slogan definisce il sentimento di creator e utenti nei confronti della nuova direzione presa da Instagram.
E non si ferma a un post virale. La protesta è collegata a una petizione che, fino ad ora, ha raccolto 296.870 firme. Gli utenti esprimono così la loro insoddisfazione nei confronti del social network che sta copiando sempre più apertamente il suo collega TikTok. Il malcontento continua con l’algoritmo che dà la priorità a reel, video e post suggeriti mettendo in secondo piano i post organici dei propri following.
La notizia relativa all’ultimo aggiornamento dei reels è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: Instagram ha infatti annunciato che da ora in avanti il feed assumerà un formato full-screen e che, pertanto, ogni video verrà pubblicato come reels, in formato verticale.
È evidente che i reels sono i contenuti più coinvolgenti sulla piattaforma, ma lo switch sembra una copia totale della concorrenza, TikTok, e porterebbe numerose conseguenze sullo sviluppo di contenuti sia per i creator, sia per i brand.
Il post non è stato vano. L’Head of Instagram Adam Mosseri ha rilasciato un video sul suo profilo personale in cui ha spiegato i motivi dei cambiamenti. «Credo che Instagram diventerà sempre più focalizzato sui video col tempo» ha dichiarato. «Dovremo rispondere e adattarci a questo cambiamento mentre continuiamo a supportare le foto». Ha inoltre sottolineato che le novità sono solamente fasi di test e che ogni utente ha il controllo su ogni aspetto della propria Instagram experience (nascondere i post suggeriti, aggiungere gli amici al feed dei preferiti, ecc.).
Da un lato, mentre il mondo si evolve, dovrebbe evolversi anche il mondo digitale. Ma quali sono gli obiettivi da tenere a mente nella gara per diventare il social network più influente? Il recente contraccolpo indica che questa volta, Instagram ha superato il limite nel cambiamento totale del suo focus. E tu, da che parte stai?