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Redazione

19/11/2021

Nel cuore di Bergamo si racconta una storia

Balzer e Pernice Comunicazione insieme per descrivere il Centro Piacentiniano

Erano gli inizi del Novecento quando la città di Bergamo decise di rivoluzionare il proprio centro, che da oltre 200 anni ospitava la Fiera di Sant’Alessandro, ridotta ormai a un luogo di commercio minimo e rionale a causa delle conseguenze dell’epidemia di colera del 1835, della crisi della bachicoltura e dei moti rivoluzionari. Fu indetto allora un concorso nazionale per il rinnovamento degli spazi del centro, e vinse il progetto Panorama dell’ingegnere Giuseppe Quaroni e dell’architetto Marcello Piacentini. Il resto è storia: da quel momento il Centro Piacentiniano ha rappresentato un punto chiave della nostra città.

UN NUOVO VOLTO PER IL CUORE DELLA CITTÀ

Facciamo un salto in avanti, a distanza di un secolo. Nel 2017 il Comune di Bergamo decide di bandire un altro concorso, con finalità simili: riqualificare l’area che comprende Sentierone, Piazza Dante, Piazza Cavour e gli spazi circostanti. Dopo quattro anni, i lavori sono quasi finiti, e qualche giorno fa è stata aperta al pubblico la zona antistante il Teatro Donizetti.

Pernice Comunicazione, studio di marketing strategico e comunicazione con sede a due passi dal Centro Piacentiniano, e Balzer, lo storico locale che dal 1936 è ubicato sotto i portici del Sentierone, ripercorrono insieme gli oltre 150 anni di storia del Centro Piacentiniano attraverso un’installazione che, proprio come un sipario, vuole mascherare quella che sarà la nuova Piazzetta Piave, che rientra nel progetto dell’architetto Gianluca Gelmini. Una serie di pannelli racconta la storia del luogo dal 1849 a oggi.

LA STORIA

  1. Fiera di Sant’Alessandro
  2. Rifugio antiaereo
  3. Locale firmato Balzer

immagine installazione balzer

Dalla decisione di dedicare il teatro della città al Maestro Donizetti allo sviluppo del nuovo centro urbano e del concorso per la riqualificazione dell’antica zona fieristica, dalla costruzione della Banca d’Italia, della Torre dei Caduti e della Camera di Commercio, fino alla costruzione di rifugi antiaerei sotterranei per via della Seconda Guerra Mondiale, per continuare con la trasformazione in Albergo Diurno negli anni Cinquanta e il periodo di splendore del Teatro Donizetti: passeggiando nel quadriportico è possibile scoprire tutti gli aneddoti che hanno avuto come protagonista un’area della città che tra qualche mese sarà di nuovo aperta al pubblico, completamente rinnovata.

Ideati in un progetto congiunto di Balzer e Pernice Comunicazione, che ha curato la parte creativa e la gestione logistica, i pannelli valorizzano uno spazio ben noto a tutti i bergamaschi. 60 metri di storia nel cuore della città, per rafforzare la memoria storica di un luogo cardine del centro di Bergamo.

«Io vedo la nostra architettura in una grande compostezza e in una perfetta misura. Accetterà le proporzioni nuove consentite dai nuovi materiali, ma sempre subordinandole alla divina armonia che è la essenza di tutte le nostre arti e del nostro spirito» Marcello Piacentini, 1930.

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