Il semplice insegnamento non completa il più contemporaneo significato di alfabetizzazione. Non nella sua sostenibilità, per lo meno. È quanto evidenziano i molti progetti sostenuti dai Rotary Club e dai Distretti italiani, anche in coerenza con la nostra cultura del servizio, che induce a completare la verticalità dell’impegno in ogni singolo ambito con un approccio capace di includere contenuti diversi.
Oltre l’ABC siamo chiamati a facilitare l’approccio alla diversità, affinché la conoscenza sia stimolo alla comprensione e questa a sua volta generi il bisogno dell’istruzione, che sia avvertito individualmente come primario. Potremo pertanto definire davvero sostenibile l’alfabetizzazione non solo se avremo portato istruzione e strumenti laddove sia il più elementare grado di scuola a mancare, ma quando e dove saremo stati capaci di alimentare l’intelligenza di ogni uomo con il desiderio di libertà da vincoli di qualsivoglia dipendenza sociale.
È questo il più gravoso impegno per l’uguaglianza che le più avanzate componenti della comunità globale sono chiamate a garantire, ovunque nel mondo.