Succede che la poliomielite si manifesti ancora, anche là dove se ne erano completamente perdute le tracce. E si rivela tutt’altro che scontato il risultato della sua eradicazione, obiettivo più che mai delicato e meritevole di convinta perseveranza, non solo da parte del Rotary, ma di tutti i soggetti che hanno animato la Global Polio Eradication Initiative negli ultimi anni.
Il progresso comunitario è sempre determinato da una concorrenza di responsabilità e dalla capacità di far convergere politiche economiche e di gestione su un obiettivo ben focalizzato: nel caso della poliomielite, come in effetti del Covid, la concentrazione sul valore dei vaccini ha consentito il miglioramento delle condizioni sanitarie globali, richiedendo uno sforzo straordinario non solo a livello organizzativo, ma anche per la diffusione di una vera e propria cultura di salute attiva, in cui prevenzione e partecipazione si traducono in sostenibilità.
E ciò è stato possibile solo per il valore di una volontà civile che sintetizza le diversità e determina l’identità di una contemporanea comunità globale.