Il 1997 segna un punto di non ritorno nella storia dell’umanità: a New York nasce SixDegrees, il primo social network, nato dall’idea che ogni persona del pianeta è collegata a un’altra da “sei gradi di separazione”, ossia sei conoscenti. Purtroppo, SixDegrees si è dimostrato un progetto dalle gambe corte: tre anni dopo il social viene chiuso perché non redditizio.
Prima di arrivare alla rivoluzione di Facebook, fondato da Mark Zuckerberg nel 2004, diversi sono stati gli esperti che hanno portato alla nascita dei social come li conosciamo ora. In ogni caso Facebook rimane un unicum nell’evoluzione della comunicazione: poco dopo la sua comparsa si diffonde in tempi record in tutto il mondo. A luglio 2023 il re dei social network Zuckerberg annuncia che la sua creatura ha raggiunto la soglia di 3 miliardi di utenti attivi mensili a livello globale, dimostrando di essere soggetta ad una crescita annua del 6%. Questo vuol dire che il 40% della popolazione mondiale usa Facebook.
Ma c’è di più. Le ultime ricerche confermano il successo di tutti i social: un recente studio condotto di Kepios, celebre agenzia di consulenza strategica di marketing, rivela che i socionauti del pianeta sono quasi 5 miliardi, poco più del 60% della popolazione. Il numero degli iscritti ai social si sta progressivamente avvicinando a quello degli utenti di Internet (5,19 miliardi di persone, pari al 64,5% della popolazione globale). Un dato colpisce particolarmente: mentre i social user sono aumentati del 3,7% nell’ultimo anno, la crescita degli internauti è rimasta al di sotto dell’1%.
Chi naviga sui social ci sta sempre più tempo, circa 2 ore e 26 minuti al giorno, e ne frequenta in media 7. Per quanto riguarda il livello di utilizzo delle piattaforme, i dati dimostrano grandi differenze tra le diverse aree geografiche: mentre nell’Africa orientale e centrale solo una persona su 11 usufruisce delle piattaforme, in India, tra le nazioni più popolose del pianeta, la cifra è di 1 su 3. Se i brasiliani trascorrono in media 3 ore e 49 minuti al giorno sui social, i giapponesi li usano per meno di un’ora.
Tra le app più popolari ci sono quelle dell’universo Meta, di proprietà di Mark Zuckerberg: Facebook (quasi 3 miliardi di iscritti), WhatsApp (più di 2 miliardi) e Instagram (2 miliardi). Grande successo anche per le cinesi WeChat (1,3 miliardi) e TikTok (oltre 1 miliardo). A queste si aggiungono YouTube (più di 2.5 miliardi), Messenger (1 miliardo), Telegram (700 milioni) e X (560 milioni) che, secondo il Pew Reasearch Center americano, dopo l’acquisto da parte di Elon Musk ha perso utenti negli Stati Uniti.